HomeDREAMIl programma DREAM a Kinshasa: un salto di qualità
29
Gen
2015
29 - Gen - 2015



O3. La formazionermai sono passati tre anni e mezzo dall’inizio delle attività del Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio a Kinshasa, e circa 6.000 malati sono stati raggiunti e curati. Molti sogni si sono realizzati, molti altri sono ancora “in cantiere”.
In accordo con il Ministero della Salute congolese e con il sostegno della Cooperazione Italiana, il Programma ha mosso i suoi primi passi nel 2011, con lo scopo di prendersi cura di chi, colpito da HIV-SIDA, Tubercolosi, Malaria, abitava nel quadrante est della capitale della RDC.

Ma soprattutto è stato grazie alla Fondazione GENERALI che si è potuto costruire una struttura sanitaria all’avanguardia, che ha unito centro clinico e laboratorio, una vera “eccellenza” in campo sanitario. DREAM è così presto diventato un centro di riferimento per il trattamento dell’AIDS, completamente gratuito, non solo per il quartiere, ma per tutta la città. Per la popolazione locale è divenuto un legame importante, tanto che in poco tempo è cresciuta l’urbanizzazione dell’area perchè molti hanno costruito le loro case accanto al centro, motivati anche dalla distribuzione settimanale di acqua potabile effettuata da DREAM.

7. La prevenzione trasmissione verticaleUno degli obiettivi principali del Programma è sempre stato la prevenzione della trasmissione del virus dalle madri ai loro figli. A Kinshasa molte donne che vivono nelle aree più periferiche non hanno la possibilità di fare il test e, se sieropositive per il virus HIV, di avere accesso al trattamento. Per rispondere a questo bisogno, il Programma è diventato così anche “DREAM_MOBILE”. Con il sostegno del Gruppo GENERALI si è potuto acquistare una vettura 4×4, capace di attraversare anche corsi d’acqua e terreni fangosi, ed essere presenti ogni mese nelle dieci maternità individuate come più bisognose di sostegno. E`stato così possibile eseguire più di 1.500 test e molte donne in gravidanza, risultate sieropositive, hanno usufruito del trattamento gratuito e del sostegno alimentare. I loro bambini sono nati senza AIDS, una grande speranza per le mamme e per il paese.

Accanto al centro clinico, in questi anni, anche il laboratorio di biologia molecolare è divenuto un riferimento per la cura dell’AIDS nel paese, collaborando con le strutture sanitarie locali e nazionali, ma non solo. Già da qualche tempo il laboratorio fornisce sostegno anche a Medici Senza Frontiere, per il processamento dei campioni per l’analisi della Carica Virale, dei loro malati in cura. Dallo scorso anno è iniziato il processo di accreditamento del laboratorio per il controllo di qualità, attraverso la rete dei CDC di Atlanta, che ha visto grandi e progressivi riconoscimenti. Con i CDC/ICAP, a livello locale, si è siglato un accordo per la ricezione di campioni di Carica Virale, provenienti dai loro centri di cura. Nell’ultimo mese è stato installato un nuovo apparecchio per l’estrazione automatica della Carica Virale, che permetterà di moltiplicare l’attività del laboratorio, sia nella qualità che nella quantità, e di fornire un sostegno diagnostico sempre più largo a quanti curano i malati di AIDS nel paese. E’ un sogno che si realizza. Tanti altri ne nascono.

8. Il teleconsultoIn quest’ultimo anno, il programma si è arricchito di un’altra innovazione con l’introduzione della Global Health Technology per andare incontro alle esigenze di quella gran parte dei pazienti, stabilizzati o migliorati sul piano virologico grazie alle terapie, che molto spesso presenta comorbilità di diverso tipo, con compromissioni di tipo cardiologico, dermatologico o altro. Infatti in Africa, una visita specialistica, laddove disponibile, è comunque sempre a pagamento. Quindi, nella maggioranza dei casi, irraggiungibile. L`introduzione di un sistema di telemedicina, attraverso una serie di strumentazioni permette ai medici di DREAM di inviare teleconsulti ad una larga rete di specialisti italiani e di chiedere una “second opinion”. Nella stessa giornata, dopo aver inviato il quesito e gli accertamenti diagnostici quali ad esempio un elettrocardiogramma, è possibile ricevere il referto e l’indicazione terapeutica.

In un tempo difficile per la crisi economica che stiamo attraversando si potrebbe pensare talvolta che sia impossibile sostenere progetti di solidarietà internazionale. Guardando ai risultati ottenuti, ai sogni realizzati, al desiderio di continuare con ancor più entusiasmo un progetto rivolto alla salute primaria di un paese che è al 186° posto (su 187) nella lista dell’Indice di Sviluppo Umano, è assolutamente doveroso ringraziare i partner che ci hanno sostenuto, primi fra tutti la Fondazione GENERALI, vero “main sponsor” del Programma DREAM a Kinshasa.

 

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